I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Pescara hanno arrestato un cittadino albanese di 30 anni colto in flagranza di reato per frode informatica, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. L’operazione è avvenuta l’8 ottobre, nell’ambito di servizi mirati al contrasto dei reati predatori.
La vicenda ha avuto inizio quando un cittadino ha contattato il numero d’emergenza 112, segnalando il furto del proprio portafogli, contenente denaro e un bancomat, lasciato incustodito all’interno dell’auto parcheggiata su viale Marconi. Subito dopo, la vittima ha ricevuto notifiche di addebiti sospetti sul cellulare, riferiti a spese non autorizzate effettuate con il bancomat rubato. Insospettito, ha prontamente avvisato i Carabinieri.
Gli agenti sono intervenuti presso un tabaccaio di viale Marconi, dove, tramite le riprese delle telecamere di sorveglianza, sono riusciti a identificare l’uomo responsabile degli acquisti illeciti. Le immagini hanno rivelato che il sospetto stava effettuando transazioni di basso importo, per evitare di dover inserire il codice PIN del bancomat.
Durante le immediate ricerche, il 30enne è stato localizzato nei pressi del tabaccaio, intento a fare ulteriori acquisti con il bancomat rubato. Al momento del fermo, il soggetto ha tentato di resistere, ma è stato rapidamente immobilizzato dagli uomini dell’Arma. Nella perquisizione del veicolo, i militari hanno trovato numerosi documenti di identità appartenenti a terzi, carte di pagamento (bancomat e Postepay) probabilmente rubate, oltre agli articoli appena acquistati con il bancomat sottratto: sigarette e gratta e vinci.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati, è stato quindi arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale di Pescara, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È in attesa dell’udienza di convalida, che si terrà entro le prossime 48 ore. Resta comunque presunto innocente fino a eventuale condanna definitiva.