Dal sito ufficiale di Abruzzo Turismo, la nota dedicata all’evento:“La preparazione delle farchie inizia il 12 gennaio – La prima fase consiste nel preparare l’anima della farchia che funge da spina dorsale della farchia vera e propria – si legge sul sito web ufficiale. Successivamente, si effettua il “rinfascio”, cioè con le canne più lunghe e dritte si ingrossa il diametro sino a raggiungere la dimensione finale – recita la nota online sul portale web ufficiale. I due-tre uomini più esperti si occupano della legatura del legame: momento questo che richiede forza e grande maestria perché dal modo in cui è legato il legame dipende la stabilità e la bellezza della farchia – si legge sul sito web ufficiale. La perfezione tecnica della farchia risiede nell’unione di più caratteristiche: la verticalità, il giusto allinearnento dei nodi, l’assenza di rigonfiamenti, la grandezza, la corretta sistemazione della singola canna in modo che appaia all’occhio dell’osservatore come unica dal capo (il “piticone”) alla coda (la “cima” o “fiocco”) della farchia – si apprende dal portale web ufficiale. Quest’ultima caratteristica si ottiene apportando con canne più grandi giunture successive alla prima canna che parte dal “piticone”. Le donne della contrada, durante la fase di preparazione, assistono gli uomini e cucinano per loro il pasto di “Sant’Andone”, il tutto innaffiato dal buon vino locale – Il giorno 16 gennaio dalle contrade più lontane partono trattori decorati con sopra le farchie, Fara centro, Madonna del Ponte, S. Antonio Abate ed il Giardino le portano a spalla – si legge sul sito web ufficiale. La partenza della farchia di Fara Centro è preceduta dal canto delle Litanie – I contradaioli scaricano la farchia poggiandola sul suolo e quindi, al comando di un uomo chiamato “capofarchia” la innalzano in piedi – Quando tutte le farchie sono alzate si dà inizio all’incendio – riporta testualmente l’articolo online. Alcuni mortaretti incendiano la sommità come una grande torciae a detta dei partecipanti la perfezione tecnica viene alla luce solo dopo che è innalzata – si apprende dal portale web ufficiale. La verticalità, il giusto allineamento dei nodi, la corretta sistemazione delle canne per evitare rigonfiamenti o torsioni, sono i requisiti principali di giusta maestria nella costruzione della farchia, messi in relazione con le dimensioni metriche – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Mentre i falò rischiarano la notte, offrendo uno spettacolo indimenticabile, i cittadini ed i visitatori festeggiano con canti e musica della tradizione popolare abruzzese, buon vino e piatti tipici – precisa la nota online. Sono sedici le contrade che partecipano alla grande festa” (http://www.comunefarafiliorumpetri.it/)
Come annunciato in una nuova nota, poco fa, direttamente da Abruzzo Turismo. Il nuovo aggiornamento, con tutte le informazioni, è stato diffuso, alle ore 11, anche sulle pagine del portale web di Abruzzo Turismo, sezione Eventi, sul quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte: abruzzoturismo.it