Dal sito ufficiale di Abruzzo Turismo, la nota dedicata all’evento:
Nel borgo di Pacentro, uno dei più Belli d’Italia, dalla sommità di un costone roccioso detto “Pietra spaccata” , il 4 settembre 2022 il suono delle campane darà il via alla Corsa degli Zingari , per la quale è stato avviato l’iter per la candidatura a Patrimonio Immateriale dell’Umanità che sarà presentato entro quest’anno, in onore della Madonna di Loreto, lungo sentieri non tracciati, attraversando anfratti, boschi e rovi. I partecipanti a piedi nudi scendono dalla montagna fino al torrente Vella e sempre correndo, con i piedi lacerati e feriti dalle pietre e dai rovi risalgono le vie del paese e raggiungono l’altare della Madonna, dove si accasciano stremati. Al vincitore viene consegnato il “Palio” che già dalle prime ore del mattino è esposto, sospeso ad una canna, dalle finestre che si aprono sulla facciata della chiesa: consiste in un taglio di stoffa di lana per confezionare un abito maschile, premio molto ambito nel Medioevo – riporta testualmente l’articolo online. Oggi il premio assume un valore del tutto simbolico – recita il testo pubblicato online. La soddisfazione più grande è la considerazione di cui è circondato il vincitore – recita la nota online sul portale web ufficiale. La folla gioiosa lo porta a spalla in trionfo per le vie del paese – recita la nota online sul portale web ufficiale. Il corteo, accompagnato dal suono della banda, raggiunge la casa del festeggiato dove parenti e amici offrono vino e dolci in segno di prosperità.
La montagna che ha dato nome al mito – riporta testualmente l’articolo online. La “Corsa degli Zingari” a Pacentro –
“… 862 metri il percorso, partono a 750 metri di quota, scendono un tragitto ripido di 322 m., poi il torrente Vella a 579 m., la quota più bassa e lo “Strippo” di fondovalle, idioma locale, un passaggio tra la macchia dei rovi e la vegetazione bassa arbustiva – si apprende dal portale web ufficiale. Dallo “strippo”, dopo 220 m., alla chiesa settecentesca della Madonna di Loreto si risale a quota 680 m. e, sopra l’impianto religioso, il borgo di Pacentro che lo sovrasta – si apprende dal portale web ufficiale. Il tempo impiegato: circa 5 minuti dal suono della campanella che, con le sue onde sonore tiepide, attraversa la valle e arriva a loro, “zingari” di Pacentro, così chiamati, erranti, apolidi, senza frontiere che in quel momento si gettano sul crinale dalla “Pietra Spaccata” di Colle Ardinghi ( lì si poggiò la Casa Santa di Loreto e con il peso aprì la massa calcarea, così la tradizione locale) che per la pendenza non si riescono a vedere i piedi nudi, poiché di questo si tratta, scalzi a contatto diretto con la terra madre, con la montagna consolatrice dei mali: da questo contesto scaturisce la “Corsa degli “zingari” dalla montagna, appunto, di Colle Ardinghi, prospicente e frontale come una sorta di totem il borgo di Pacentro, allungato e disteso con il suo curvilineo orografico, che aspetta il vincitore – recita la nota online sul portale web ufficiale. ..
Il percorso è stato messo sotto tiro, il declivio della montagna prima e il sentiero poi nei giorni precedenti la gara è stato provato e monitorato e persino sono state contato le pietre – .. Scendono correndo, quindi, a piedi nudi – aggiunge la nota pubblicata. E dopo che la montagna si è nutrita del sangue degli zingari lungo le sue brecciare e le incisioni calcaree, è la chiesa l’arrivo e consacrazione dei ragazzi – zingari, il luogo epico di una narrazione caravaggesca dei corpi in chiaroscuro nelle ombre allungate della chiesa, in quelle penombre, esposti e offerti alla devozione della Madonna di Loreto, ex voto per grazia ricevuta, che si avvitano e avvinghiano in un inferno dantesco di corpi, a terra, dopo il martirio con i talloni e le piante dei piedi bucate e lacere che perdono sangue e, in lunghe strisce trascinate sul pavimento, “consacrano” la laicità della navata di una Chiesa che non vorrebbe mai veder quello che è sotto gli occhi di tutti: il luogo temporale dei lamenti e delle imprecazioni per le ferite inferte in questa prova, oggetto di culto però, ancestrale, culto – altro, un mito – altro che non vuole e non cerca se non dentro il proprio sé, in quei giovani, lo spirito in quell’attimo, solo quell’attimo, il bene e il male arrivano a sfiorarsi ma non si toccato, nella netta opposizione dei due campi, in questo dinamico sforzo della corsa: ritrovare appunto lo spirito, quando suona la campana, e molti restano inchiodati, vinti, abbandonano, e altri si gettano nel dirupo, si offrono agli “dei…”, nel sacrificio, come donativi, e solo uno è il vincitore, ed è subito mito, con il palio che avvolge il ragazzo, trionfante, portato sulle spalle in processione come una santità, per le vie del paese fino alla sua abitazione, con quel drappo, “per farsi un vestito” e non essere più “zingaro” … (da www.vincenzobattista – si apprende dal portale web ufficiale. it )
In occasione dell’evento Corsa degli Zingari, grazie alla proposta di Poste italiane e di Biagio Soffiaturo referente Filatelia, è stato creato uno speciale timbro per celebrare l’evento – recita il testo pubblicato online. Questa opportunità nasce dalla politica aziendale di Poste Italiane, verso i piccoli comuni che guarda e valorizza con molta attenzione le piccole realtà che con grandi sacrifici, cercano di crescere e ampliare i propri confini – Il timbro serve a ottenere un annullo postale, vale a dire una traccia indelebile apposta su un francobollo o una cartolina postale preaffrancata per impedirne il riutilizzo e renderli così dei pezzi da collezione e dunque pezzi storici unici nel proprio genere – L’annullo infatti, terminato il periodo di utilizzo, entra a far parte della collezione storico postale e viene esposto presso il Museo Storico delle Poste E delle Telecomunicazioni. Presente durante la giornata del 4 Settembre uno stand Poste Italiane e Corsa degli Zingari dedicato all’annullo filatelico con cartoline dedicate – si apprende dalla nota stampa. Il bozzetto grafico dell’annullo, a cura di Elisabetta Santini, riproduce il logo della manifestazione con l’aggiunta dello skyline di Pacentro e del “Colle Ardinghi” con la sua pret’ spaccata, elementi caratterizzanti l’evento.
Eventi collaterali: Peccati di Gola Street Food Fest, Nunzio direttamente dal programma tv Amici di Maria De Filippi e Le Camomilla , il dj set con gli speaker di RDS 100% Grandi Successi, concerto I Cugini di Campagna. Madrina dell’evento . Manuela Arcuri .
L.Toppeta 30-03-2022
Indirizzo:
67030 Pacentro AQ
Dal:
04-Settembre-2022
Al:
04-Settembre-2022
Lo riporta una nota diffusa, poco fa, dal servizio informativo di Abruzzo Turismo. I dettagli della nota, della quale viene qui riportato l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 00, anche mediante il sito internet di Abruzzo Turismo, sezione Eventi, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: abruzzoturismo.it