Consiglio Regionale d’Abruzzo, nuova nota diramata in giornata dall’Ufficio Stampa dell’Emiciclo:– “Nonostante le promesse di Marsilio, Elice si prepara a cominciare il 2025 senza medico curante, perché la dottoressa che aveva sopperito alla vacanza del posto ha annunciato ai pazienti che oggi sarà il suo ultimo giorno – recita il testo pubblicato online. Ma quello del centro del pescarese non è l’unico caso, secondo i dati della Federazione italiana medici di medicina generale sono oltre 60.000 gli abruzzesi che si trovano nelle medesime condizioni, alcuni da anni ed è questa l’ennesima riprova della mancanza di attenzione alle aree interne da parte della destra al governo della Regione, perché si tratta per lo più di centri dell’entroterra e perché, come sta finendo per Elice, alle richieste non viene data una risposta attendibile e duratura dalle Asl di riferimento e soprattutto dalla Regione – si apprende dalla nota stampa. Per questo è arrivato il momento di capire se una soluzione è possibile e che si sta facendo e cosa si può fare per concretizzarla, perché non è pensabile di lasciare comunità, perlopiù di anziani, senza almeno la copertura dei medici di famiglia, realtà che per via delle posizioni geografiche e dei tagli operati sulla sanità territoriale, sono costrette a ricorrere agli ospedali anche per malanni di minore entità perché sono rimaste senza assistenza”, il consigliere regionale, PD, Antonio Di Marco, autore del comunicato, annuncia la presentazione di un’interrogazione a riguardo – aggiunge testualmente l’articolo online. “La situazione di Elice è la riprova dell’affidabilità di Marsilio: non si può prendere in giro la comunità annunciando in Consiglio regionale che la vacanza che c’era da luglio sarebbe stata risolta mettendo una toppa peggiore del buco, visto che è quasi letteralmente durata fra Natale e Santo Stefano – sottolinea Di Marco – . Stiamo parlando di un livello assistenziale capace di evitare il pienone negli ospedali e i calvari in pronto soccorso, presidi a cui tanti casi affrontabili dai medici di famiglia sono costretti a rivolgersi – Dai dati dei medici di base c’è un perimetro grande di comunità prive di questa assistenza, in totale 60.750 cittadini senza copertura del medico di base: 6 comuni del Teramano, per un totale di 13.944 abitanti (fra cui Sant’Egidio alla Vibrata e Castilenti); 17 nel Pescarese, 12.292 (fra cui località turistiche come Caramanico, Sant’Eufemia, Abbateggio, Civitella Casanova); la fetta più grossa è nella provincia di Chieti, che ha ben 34.514 cittadini costretti a muoversi sui comuni viciniori per visite e ricette (fra questi Casalbordino, Casalincontrada, Scerni, Santa Maria Imbaro). Situazione critica anche nell’Aquilano, dove non è stato possibile fare statistiche, ma dai dati di alcuni comprensori esce un quadro sconfortante: 51 medici per 62.878 pazienti – precisa il comunicato. Nello specifico: nell’area Peligna e Valle del Sagittario i medici sono 28, mentre i pazienti 31.726; nell’area della Valle Subequana sono 12 i medici per 14.220 pazienti; in ultimo, nell’Alto Sangro, 11 medici devono sopperire alle esigenze di 16.932 pazienti – In questi ultimi bacini, in pratica, c’è un medico per 1.232 pazienti – Se sommiamo a questi svantaggi le liste di attesa per prevenzione e cura, le file ai pronto soccorso, il ricorso alla sanità privata e i viaggi della speranza fuori regione, esce un’immagine sanitaria dell’Abruzzo davvero sconfortante e che la comunità già alle prese con mille difficoltà non si merita, anche perché incide in modo sensibile sul diritto alla cura riconosciuto costituzionalmente”. (com/red)
E’ quanto viene riportato in un comunicato diramato, in giornata, dal servizio stampa dell’Emiciclo. I dettagli della nota, della quale viene qui riportato l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 13, anche mediante il canale web istituzionale del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sul quale ha trovato spazio la notizia. Fonte del comunicato: emiciclonews.it