Consiglio Regionale dell’Abruzzo, nuova nota pubblicata sul portale ufficiale dell’Ufficio Stampa:
– Una proposta di legge, a prima firma del Capogruppo Francesco Taglieri, è stata depositata in Consiglio regionale dal Movimento 5 Stelle – L’obiettivo è quello di disciplinare l’adozione di sistemi di captazione, accumulo e utilizzo delle acque piovane nelle nuove edificazioni e negli interventi di recupero del patrimonio edilizio, attraverso la modifica di alcune leggi regionali in materia di edilizia – “Solo in Abruzzo – spiega Taglieri – abbiamo una percentuale di dispersione vicina al 60%, con picchi superiori al 70 %. Associamo a questa situazione già critica il fatto che in Italia del flusso annuale medio di acqua piovana, che è di circa 285 miliardi di metri cubi, molta viene persa – Soprattutto in città poiché gli edifici non sono adeguati per raccoglierla e farla confluire dove serve, lasciandola di fatto inutilizzata – si apprende dal portale web ufficiale. Un lusso che non possiamo più permetterci! Per questo occorre adoperarsi per il recupero delle acque piovane, attraverso una apposita legislazione – si apprende dalla nota stampa. A livello nazionale si è già intervenuti con la legge 244/2007 che ha disposto, dal 2009, il rilascio del permesso di costruire solo se subordinato, oltre che alla certificazione energetica dell’edificio, anche alle caratteristiche strutturali dell’immobile finalizzate al risparmio idrico e al reimpiego delle acque meteoriche – si apprende dalla nota stampa. Inoltre, il d.lgs. 152/2006, prevede l’adozione, anche da parte delle Regioni, di norme e misure volte a favorire il riciclo dell’acqua – Successivamente a queste disposizioni nazionali alcune Regioni hanno legiferato o regolamentato in tal senso – recita il testo pubblicato online. L’Abruzzo no – recita il testo pubblicato online. Quindi la mia proposta di legge mira a sanare questo vuoto normativo promuovendo pratiche edilizie che consentano di intercettare le acque meteoriche provenienti dalle coperture degli edifici e riutilizzarle sia per uso domestico che industriale – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Non possiamo aspettare troppo – A causa del cambiamento climatico globale, dell’inquinamento e dell’eccessivo prelievo umano, le risorse idriche naturali iniziano a scarseggiare sempre di più anche in Italia – si legge sul sito web ufficiale. In virtù di ciò urge un cambiamento di paradigma rafforzando al più presto la resilienza del sistema idrico, rendendo i processi più efficienti soprattutto nei territori che presentano una maggiore vulnerabilità a situazioni di criticità idrica – si apprende dal portale web ufficiale. Tra gli obiettivi del PNRR, non a caso, rientrano per l’appunto la salvaguardia delle risorse idriche e la gestione efficace, efficiente e sostenibile dei servizi idrici – precisa la nota online. È necessario, dunque, che le politiche per la gestione sostenibile dell’acqua adottino un sistema di monitoraggio continuo e capillare della risorsa attraverso informazioni costantemente aggiornate, aggiornabili e al maggior dettaglio territoriale – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Recenti indagini ISTAT evidenziano, infatti, che nel nostro Paese vengono consumati per l’utilizzo domestico più di 150 litri di acqua al giorno per abitante – Esclusi gli usi per l’igiene personale, per l’alimentazione e per la lavastoviglie, che necessitano di acqua potabile, i rimanenti usi, che rappresentano circa il 50% del consumo totale, possono anche essere effettuati utilizzando acqua non potabile – recita la nota online sul portale web ufficiale. Questo fabbisogno giornaliero può essere fornito dal recupero delle acque piovane – si apprende dalla nota stampa. La proposta di legge che abbiamo presentato, a tal proposito, intende promuovere pratiche edilizie che consentano di intercettare le acque meteoriche provenienti dalle coperture degli edifici e riutilizzarle, sia per uso civile che industriale, attraverso l’installazione di sistemi di captazione, filtro ed accumulo; oltre alla realizzazione di una rete di adduzione e distribuzione idrica delle stesse acque da utilizzarsi per l’alimentazione degli scarichi dei W.C, innaffiare aree verdi e orti, per gli usi antincendio, per il lavaggio di autovetture, e altri usi compatibili (rete duale). Ancora una volta il M5S porta sul tavolo del Consiglio regionale una norma di buon senso volta al miglioramento della vita dei cittadini – precisa la nota online. Mi auguro che il centrodestra non rimanga sordo anche a questa proposta – viene evidenziato sul sito web. Noi continueremo a lottare affinché in Abruzzo non venga persa neanche una goccia d’acqua” conclude – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. (com/red)
E’ quanto si legge in una nota ufficiale diffusa, nelle ultime ore, dal servizio stampa del Consiglio Regionale dell’Abruzzo. I dettagli della nota, della quale viene qui riportato l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 12, anche mediante il sito internet del Consiglio Regionale d’Abruzzo, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: emiciclonews.it