Consiglio Regionale dell’Abruzzo, nuova nota pubblicata sul portale ufficiale dell’Ufficio Stampa:
– Porta la prima firma del Capogruppo Francesco Taglieri la Mozione presentata questa mattina dal M5S per chiedere un impegno formale della Regione Abruzzo a contrastare le modalità di autonomia differenziata tra regioni, come prevista dal DDL Calderoli – precisa la nota online. “L’Abruzzo – spiega Taglieri – rientrerebbe in quelle regioni gravemente mortificate dalle Disposizioni per l’attuazione delle autonomie differenziate – Basti pensare che, se nel 2020 fosse stato in vigore il DDl Calderoli, l’Abruzzo solo in ambito sanitario avrebbe subito una decurtazione di oltre 400 milioni di euro – riporta testualmente l’articolo online. E’ chiaro che il disegno di legge filo-leghista, presentato dal Governo Meloni, rischia di frantumare il Paese con conseguenze devastanti sul futuro di milioni di cittadini e accrescere ulteriormente le differenze tra regioni del Nord e del Sud ampliando le diseguaglianze tra territori e cittadini, che si vedrebbero privati di fondamentali diritti in settori sensibili come salute, scuola, ambiente, energia e tanto altro – recita il testo pubblicato online. Ho chiesto quindi a Marsilio, in qualità di Presidente della Regione Abruzzo, di prendere un impegno formale a difesa del nostro territorio e di intercedere presso il suo Governo al fine di correggere le storture di questo documento – recita il testo pubblicato online. Tra l’altro attualmente il DDL contiene possibili rilievi di incostituzionalità, poiché la Costituzione seppur configurando l’autonomia come una possibilità offerta alle regioni, impone sempre e comunque il rispetto del superiore obiettivo al raggiungimento di una più forte unità del Paese e uguaglianza dei cittadini – precisa la nota online. Questo non avviene perché Calderoli e il suo entourage non hanno nemmeno avviato lo studio per determinare i cosiddetti Livelli Essenziali di Prestazione (LEP): una forma di garanzia sulla corretta distribuzione dei servizi in base al fabbisogno e non in base alla spesa storica che, è evidente, nel tempo ha sacrificato sempre le regioni del meridione, tra cui l’Abruzzo – aggiunge testualmente l’articolo online. Il testo, infatti, attualmente prevede che per il trasferimento dei fondi dello Stato verso la Regione si utilizzi, il criterio della spesa storica sostenuta per l’erogazione dei servizi pubblici; con il vincolo però che il finanziamento procapite non sia inferiore al “valore medio nazionale”, riservando un ulteriore “tesoretto” alle regioni più ricche che, in virtù della maggiore popolazione e maggiore capacità economica, hanno costi di finanziamento procapite inferiori alla media nazionale – Viene rimandato, invece, il calcolo dei fabbisogni standard sulla base dei livelli essenziali delle prestazioni LEP. Questo semmai doveva essere un prerequisito! La mancanza di individuazione dei LEP rappresenta un fatto gravissimo, perché in pratica dove lo Stato ha investito di meno continuerà a investire meno, dove ha erogato più fondi continuerà ad erogarne di più, almeno fin quando non saranno definiti e finanziati i LEP. Il progetto autonomista, in quest’ottica, contrasta anche con il Pnrr, che punta a colmare i divari non solo tra Nord e Sud, ma anche in specifici e sensibilissimi settori come sanità e istruzione – E’ importante ricordare che se il Pnrr ha portato in dote all’Italia più di 200 miliardi è perché c’è il Mezzogiorno – recita il testo pubblicato online. Tra i criteri di ripartizione delle risorse del Recovery Fund, infatti, c’erano la densità della popolazione, il tasso di disoccupazione e il livello di Pil pro capite – A nessuno può sfuggire quanto abbiano contato i divari del Meridione nel fruttare all’Italia 200 miliardi – precisa il comunicato. Divari che devono essere sanati e non amplificati. Se Parlamento, Governo, Regioni ed Enti Locali non sono in possesso dei dati per giungere ad una definizione dei LEP è meglio non iniziare – incalza Taglieri – altrimenti potremmo trovarci nello stesso stato di stallo generato dai LEA in Sanità, che tuttora si fa fatica a definire e quindi non hanno in alcun modo evitato un evidente divario nella erogazione delle prestazioni tra le diverse regioni – Come dimostrano i numeri altissimi della mobilità passiva e della rinuncia alle cure – si apprende dalla nota stampa. Facciamo una stima di quello che sarà il futuro, calcolandolo sulla base dei dati relativi alla “Spesa Statale Regionalizzata”. Prendiamo per esempio i dati pubblicati dalla Ragioneria Generale dello Stato nell’anno 2020, se fosse stato già in vigore il DDl Calderoli, l’Abruzzo Avrebbe subito una decurtazione dei fondi di oltre 400milioni di euro – Una follia! Eppure le drammatiche vicende legate alla pandemia hanno confermato la necessità di ridefinire competenze tra lo Stato, le Regioni e il sistema delle Autonomie locali, proprio a partire dal Sistema Sanitario Nazionale – si apprende dalla nota stampa. Un’ultima riflessione va fatta sull’ipocrisia dell’Autonomia differenziata – Giancarlo Giorgetti, ministro dell’ Economia, autorevole esponente della Lega e strenuo promotore della autonomia differenziata, ha vietato alle regioni l’acquisto di crediti fiscali relativi ai bonus edilizi ponendosi in assoluto contrasto con la impostazione del DDL sulla autonomia differenziata – si apprende dal portale web ufficiale. Desta non pochi sospetti un atteggiamento così contraddittorio, apparentemente secondo la convenienza del momento, tra il centralismo e il regionalismo estremo – aggiunge testualmente l’articolo online. Per questo chiedo formalmente attraverso l’approvazione della Mozione che abbiamo presentato come Gruppo del M5S e di cui sono primo firmatario che la Regione Abruzzo a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia ci faccia sapere, ancora una volta, da che parte sta – si apprende dal portale web ufficiale. Se da quella di Giorgetti, Calderoli e Meloni, che vuole depauperare l’Abruzzo e le sue risorse o da quella degli abruzzesi che hanno il diritto costituzionalmente garantito di avere servizi competitivi in ambito sanitario, sociale e scolastico” conclude Taglieri – precisa la nota online. (com/red)
Lo riporta una nota diffusa, in giornata, dal servizio stampa del Consiglio Regionale dell’Abruzzo. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 16, anche sulle pagine del portale web del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sul quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte: emiciclonews.it