Consiglio Regionale dell’Abruzzo, nuovo comunicato diramato attraverso l’Ufficio Stampa dell’Emiciclo:– “Tutti i nostri allarmi sul rischio di arretramento dell’intero sistema dell’automotive abruzzese si stanno rivelando fondati, mentre la Regione non riesce ad avere una posizione equilibrata a proposito, visto che solo pochi mesi fa Marsilio e la Magnacca lodavano e sbrodavano la disponibilità di Tavares a confermare l’insediamento di Atessa, salvo poi, pochi giorni fa, dargli un altolà contro il rischio di delocalizzazione che l’Ad di Stellantis non deve aver sentito bene, considerato che ha confermato crisi e Cig. Oppure avrà ritenuto che in fondo non era un altolà serio, se meno di dieci giorni fa l’assessore Magnacca celebrava una ripresa che esiste solo nelle fantasie della Giunta a trazione Fratelli d’Italia, visto che da giugno in poi è stato tutto un fiorire di cassa integrazione: non solo di Stellantis, ma di tante altre realtà importanti e di quelle dell’indotto come Denso, Pilkington, Sodecia e ora anche Sangritana, nonché, a breve, il rischio che stessa sorte tocchi anche a quelle di servizi come mense, pulizie, trasporti – aggiunge la nota pubblicata. Allora chiediamo ufficialmente al presidente Marsilio di scrivere a Tavares, di farlo presto, magari prima di cambiare di nuovo idea, e coinvolgere il Consiglio Regionale sulle vere priorità, mettendo nero su bianco i rischi che corre l’Abruzzo, perché la situazione è molto seria, è molto grave e al di là di quello che è successo ci deve preoccupare quello che potrebbe ancora accadere”, così il capogruppo Pd Silvio Paolucci sulla situazione del comparto industriale – si apprende dalla nota stampa. Quello che è inquietante è lo sguardo al futuro – riporta testualmente l’articolo online. “Serve una strategia regionale lucida e solida che ad oggi non c’è, al posto dello slalom visto finora – rimarca Paolucci -, serve un Consiglio regionale urgente con il coinvolgimento di tutte le voci utili ad alimentare azioni di sistema capaci di tutelare imprese, lavoratori e indotto e pensando bene anche al ruolo dell’Arap, che non è una proloco a cui destinare fondi per il festival delle birre artigianali, com’è accaduto in Consiglio l’altro giorno, cosa su cui auspico una presa di posizione netta e contraria dell’Assessore Magnacca, ma è l’Azienda Regionale delle Aree Produttive, quella che deve realizzare ancora servizi e infrastrutture che il comparto industriale aspetta, insieme alle strade, all’illuminazione e a quei servizi essenziali utili a evitare un degrado tanto grave da condizionare l’attività delle imprese che vi operano, farlo magari con le risorse che la Regione continua a deviare altrove fra una mancia e l’altra – incalza Paolucci – . È vero che l’export abruzzese nel primo trimestre 2024 è salito, ma, attenzione, perché tale crescita non è per niente sufficiente a riassorbire la perdita di competitività degli anni precedenti e non riguarda l’automotive, bensì altri settori – Infatti la realtà conferma un’altra storia: la crisi dell’automotive è forte e si aggiunge anche l’altrettanto forte morìa delle imprese artigiane abruzzesi di servizio al comparto, siamo la regione che fra il 2012 e il 2023 ha avuto il calo maggiore, il 29,2 per cento – aggiunge testualmente l’articolo online. Il secondo trimestre del 2024 potrebbe purtroppo disegnare uno scenario ancora più critico, con la cassa integrazione cresciuta a giugno e luglio ben oltre il 20% e che con i prossimi dati potrebbe consegnarci un quadro peggiore in proporzione a quello nazionale – recita la nota online sul portale web ufficiale. Questo dato è preoccupante ed è anche un brutto segnale – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Non consoliamoci, poi, con l’incremento dell’occupazione, com’è avvenuto con l’ennesimo comunicato stampa trionfalistico della neo assessora, perché in 8 casi su 10 si tratta di contratti precari o a tempo determinato – recita il testo pubblicato online. Il sistema è in forte difficoltà, la Regione deve avere una visione d’insieme, se non si interviene con una strategia ampia come ha fatto ad esempio la Honda, che ha tutelato anche le realtà fornitrici per rientrare nel mercato, rischiamo grosso – recita il testo pubblicato online. Oltre al fatto che i grandi delocalizzino, come in parte ha fatto Stellantis in Polonia, che attualmente ha mantenuto intatta la produzione complessiva, ma facendo fuori da Atessa una parte, rischiamo che le aziende dell’indotto che resistono facciano lo stesso, portando il lavoro altrove – recita la nota online sul portale web ufficiale. Per questo urge il coinvolgimento del sistema imprese, degli enti locali, del sistema della ricerca e le parti sociali, per portare in Consiglio le voci dei lavoratori, per inquadrare la gravità della situazione e raccogliere le proposte, sapendo che la Regione può concentrare le risorse che ha per a favorire un ciclo di investimenti – Dobbiamo guardare in faccia la realtà, che è quella di aziende in crisi e di migliaia di lavoratori e famiglie in bilico, ma farlo con una posizione chiara, non cambiando versione un mese sì e uno no e con uno sguardo intelligente sul futuro, dando operatività a progetti peraltro già in cammino e di cui non si è più saputo nulla, come il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS), che prevedeva circa 500 milioni di euro per radicare la produzione in quell’area e creare un parco energetico, nuove infrastrutture e un centro di ricerca – si apprende dal portale web ufficiale. E favorendo una politica industriale attraverso l’economia circolare, come proprio Stellantis ha fatto a Torino con l’hub che rigenera pezzi e auto usate – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Perché non farlo anche qui? Il futuro è a un passo, come il rischio di nuove crisi e abbandoni – precisa la nota online. E, soprattutto, non vive di annunci: di questo e non di spettacoli e sagre deve tornare a occuparsi il Consiglio regionale”. (com/red)
E’ quanto si legge in una nota ufficiale diffusa, oggi, dal servizio informazione del Consiglio Regionale d’Abruzzo. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 11, anche sulle pagine del portale web del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sul quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte: emiciclonews.it