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Consiglio Regionale d’Abruzzo. Aggressioni ai sanitari, M5S presenta Risoluzione

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Consiglio Regionale d’Abruzzo, nuova nota diramata in giornata dall’Ufficio Stampa dell’Emiciclo:

– E’ una vera e propria carneficina silenziosa quella che avviene nelle strutture sanitarie a danno di infermieri e OSS che subiscono atti di violenza durante le ore di lavoro – riporta testualmente l’articolo online. A evidenziarlo sono numerosi studi condotti dai maggiori istituti di ricerca del Paese – recita la nota online sul portale web ufficiale. L’Abruzzo non è esente da tale fenomeno, tanto che il M5S ha presentato, a questo proposito, una Risoluzione che impegna formalmente la Regione Abruzzo a dotarsi degli strumenti necessari a contrastare la violenza nei reparti – precisa il comunicato. Il primo firmatario del Documento è il Capogruppo, e Vicepresidente della Commissione sanità, Francesco Taglieri – aggiunge la nota pubblicata. “Questa Risoluzione pone sul tavolo della Regione Abruzzo un tema di grande attualità nel nostro sistema sanitario – spiega – basti pensare che l’89,6% degli infermieri è stato vittima di violenza o di molestie sessuali, da parte dell’utenza, sui luoghi di lavoro – recita il testo pubblicato online. Per oltre 130 mila infermieri (il 58%) si è trattato di un’aggressione fisica con lancio di oggetti, di sputi verso l’operatore sanitario, graffi, spintoni, calci e così via – viene evidenziato sul sito web. Il resto invece registra violenze verbali: urla, offese, insulti o minacce – recita la nota online sul portale web ufficiale.   I numeri sono evidenziati dallo studio realizzato dall’Università Tor Vergata, su un campione di 239 mila professionisti, di cui 180 mila donne, che è stato pubblicato nel Luglio 2022. Anche secondo lo studio di CEASE-IT, che ha coinvolto i docenti di scienze infermieristiche di 8 Università italiane, tra cui l’Università degli Studi de L’Aquila, il 32,4 % degli infermieri ha dichiarato di avere subito violenza nell’ultimo anno – aggiunge testualmente l’articolo online. Un dato che si registra maggiormente alto per l’area emergenza/urgenza (+11,6%) e l’area salute mentale (+7,2%).   Sono numeri allarmanti – continua Taglieri – che scattano una fotografia emergenziale della sicurezza sui posti di lavoro per il personale sanitario e, in particolar modo, per gli infermieri che sono più frequentemente a contatto con i pazienti e, probabilmente, riconosciuti come figure meno autorevoli dei medici da parte dell’utenza – viene evidenziato sul sito web. Le più esposte al pericolo, secondo l’analisi della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), sono le donne:  il 75% dei soprusi sono rivolti a loro e nel 40% circa dei casi si è trattato di violenze fisiche – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Vere e proprie aggressioni che hanno lasciato il segno: il  33% delle vittime è caduto in situazioni di burnout e il 10,8% presenta danni permanenti a livello fisico o psicologico – Bisogna aggiungere a questi numeri tutte quelle aggressioni, spesso verbali, che non sono neanche denunciate, probabilmente per vergogna o per rassegnazione – recita la nota online sul portale web ufficiale. Infatti i rispondenti di chi ha subito aggressioni il +17,3% sostiene di percepire la violenza come parte inevitabile del loro lavoro – riporta testualmente l’articolo online. Una condizione psicologica del personale sanitario assolutamente da contrastare! Già subire violenza è ingiusto, ma addirittura pensare che questo sia inevitabile è assurdo in un sistema sanitario che si rispetti – precisa la nota online. Complice di questo stato di cose è probabilmente l’enorme carico di lavoro, il maggiore orario settimanale e le carenze nell’organizzazione, nei reparti e nell’organico – aggiunge testualmente l’articolo online. Tutti fattori che rendono un lavoro, già di per sé stressante, davvero insostenibile – si apprende dalla nota stampa. Probabilmente la cronica carenza di personale, che chi è alla guida di Regione Abruzzo non riesce a sanare, porta anche a queste situazioni al limite – recita la nota online sul portale web ufficiale. Bisogna attivarsi subito – aggiunge Taglieri – con misure di prevenzione materiali: presenza di personale di sicurezza o vetri di protezione agli sportelli di accettazione; ma anche attraverso una seria formazione per la gestione delle crisi – precisa il comunicato. Il personale infermieristico dovrebbe essere formato su eventi e caratteristiche che possono portare all’episodio di violenza e su strategie efficaci di comunicazione, al fine di evitarne lo sviluppo – Solo tramite una corretta formazione si possono acquisire le competenze necessarie a controllare, o depotenziare, situazioni di tensione che precedono la violenza – si legge sul sito web ufficiale. Allo stesso modo i cittadini andrebbero sensibilizzati sulla questione, poiché avere nelle strutture un personale che si sente al sicuro e che svolge con entusiasmo la propria occupazione significa anche avere un servizio migliore – recita la nota online sul portale web ufficiale. Mi auguro che questa problematica non sia presa sottogamba dalla maggioranza di centrodestra e che si arrivi il prima possibile all’approvazione della Risoluzione e ad azioni concrete per la tutela dei lavoratori” conclude il caporuppo M5S. (com/red)

E’ quanto si legge in un comunicato diffuso, nelle ultime ore, dal servizio stampa dell’Emiciclo. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 15, anche mediante il sito internet del Consiglio Regionale d’Abruzzo, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: emiciclonews.it

 

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