Carabinieri, la nuova nota online pubblicata sul sito web:
Napoli, 12 ott. (askanews) – Finti matrimoni per ottenere permessi di soggiorno – I carabinieri della compagnia di Caserta hanno eseguito 18 misure cautelari nelle province di Napoli, Caserta, Bergamo e Milano per associazione per delinquere finalizzata a favorire l’illecito ingresso e l’indebita permanenza nel territorio italiano di stranieri clandestini e irregolari – precisa il comunicato. Degli indiziati (5 stranieri e 13 italiani, tra cui due donne): cinque perone sono finite in carcere, altre 11 invece ai domiciliari, Per altri due è stato disposto l’obbligo di dimora – viene evidenziato sul sito web. L’attività investigativa parte da un’articolata attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, che hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura – si legge sul sito web ufficiale. L’attività di indagine, avviata nel luglio 2019, ha consentito di individuare una consolidata organizzazione che aveva come finalità principale il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sul territorio italiano attraverso lo schema del cosiddetto “matrimonio di comodo” tra cittadini italiani compiacenti, che percepivano in cambio della loro disponibilità un corrispettivo in denaro, e cittadini extracomunitari, ai quali venivano richiesti fra 5mila e 6500 euro in contanti, che potevano poi così richiedere il rilascio del permesso di soggiorno – riporta testualmente l’articolo online. Il gruppo criminale era ramificato nei comuni di Napoli, Castel Volturno, Mondragone, San Cipriano d’Aversa e Avezzano – Nel corso dell’attività d’indagine, inoltre, sono stati riscontrati più di quaranta matrimoni fittizi ed è stato accertato un volume di affari di quasi duecentomila euro quale provento dell’attività delittuosa – si apprende dal portale web ufficiale. Aff
Lo riporta una nota diffusa, oggi, dal servizio informativo dei Carabinieri. I dettagli della nota, della quale viene qui riportato l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 07, anche mediante il canale web istituzionale Arma dei Carabinieri, area online Comunicati Stampa, sul quale ha trovato spazio la notizia. Fonte del comunicato: carabinieri.it