Carabinieri, nuovo comunicato pubblicato sul sito nella sezione notizie:
Roma, 10 ott. – Nelle province di Napoli, Milano, Roma, Brindisi, Isernia, Chieti, Caserta, Frosinone e Salerno, i militari del gruppo carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli, collaborati nella fase esecutiva dai militari dei comandi provinciali territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a 11 provvedimenti cautelari personali, emessi dal gip del tribunale di Roma, su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia dello stesso capoluogo, a carico di altrettanti imprenditori, titolari di aziende di trasporto e società di intermediazione, operanti nel settore della gestione dei rifiuti, gravemente indiziati per i reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, riciclaggio e autoriciclaggio, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva – viene evidenziato sul sito web. L’indagine, focalizzata sul fenomeno degli abbandoni di rifiuti speciali pericolosi e non, condotta dal nucleo operativo ecologico di Salerno e coordinata dalla procura distrettuale Antimafia di Roma, ha consentito di accertare a carico degli indagati “reiterate azioni finalizzate a porre in essere illecite attività di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi”. In particolare gli indagati, mediante l’utilizzo di automezzi, noleggiati tramite una società terza estranea ai fatti, con mezzi fraudolenti, consistenti, da un lato, nella sostituzione delle targhe di immatricolazione con altrettante targhe riprodotte ed intestate ad un consorzio di trasporto rifiuti (estraneo ai fatti), dall’altro nella redazione di formulari di identificazione rifiuti riportanti dati falsi relativi al sito di smaltimento, ricevevano da ignare società produttrici di rifiuti speciali non pericolosi – in prevalenza rifiuti urbani misti – e rifiuti speciali pericolosi – in prevalenza miscele bituminose – provenienti dai rifacimenti dei manti stradali, per una quantità complessiva accertata pari a circa 7mila tonnellate, per illegalmente smaltirli, mediante l’abbandono all’interno di un capannone in provincia di Frosinone, su alcuni terreni agricoli in provincia di Bari, Brindisi e Lecce e all’interno di una ex area industriale in provincia di Salerno – aggiunge testualmente l’articolo online. (SEGUE)
E’ quanto si legge in un comunicato diffuso, oggi, dal servizio informativo dei Carabinieri. I dettagli della nota, della quale viene qui riportato l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 09, anche mediante il canale web istituzionale Arma dei Carabinieri, area online Comunicati Stampa, sul quale ha trovato spazio la notizia. Fonte del comunicato: carabinieri.it