Carabinieri, ultime dal sito:
Napoli, 18 ott. – Alla Scuola Forestale Carabinieri – Centro Addestramento di Castel Volturno (Caserta) si è riunito oggi il Gruppo di Lavoro Terra dei fuochi incaricato dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dal ministero della Salute, d’intesa con la Regione Campania, di svolgere le indagini tecniche per la mappatura dei terreni agricoli al fine di garantire la salubrità delle produzioni agroalimentari – precisa la nota online. Il Gruppo di lavoro, unico caso nel panorama nazionale in cui Istituti tecnico-scientifici, Università e forze di polizia specializzate condividono informazioni e competenze, è stato presieduto dal Generale C.A. Andrea Rispoli, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, ed ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti del Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (Crea), Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Istituto superiore di sanità (Iss), Direzioni Generali ambiente ed agricoltura della Regione Campania, Arpa Campania (Arpac), Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e degli Istituti Zooprofilattici sperimentali del Mezzogiorno e di Abruzzo e Molise – recita la nota online sul portale web ufficiale. L’obiettivo principale del Gruppo di lavoro consiste nell’analisi dei dati derivanti dai campioni di terreno e di vegetali prelevati in campo al fine di valutare l’eventuale presenza di effetti contaminanti e garantire la sicurezza della produzione agricole – recita la nota online sul portale web ufficiale. Sono trascorsi 10 anni di attività dalla pubblicazione del decreto-legge 136/2013 che introdusse una serie di misure per fronteggiare le emergenze ambientali e favorire lo sviluppo nel mezzogiorno d’Italia, tra cui lo svolgimento di indagini tecniche dei terreni destinati all’agricoltura: ad oggi sono state analizzate e classificate 641 particelle di cui solo il 20% circa è stato interdetto e sottoposto a verifiche periodiche dei Carabinieri forestali, mentre la maggior parte dei terreni è stata indicata idonea alle produzioni.(SEGUE)
E’ quanto si legge in una nota ufficiale diffusa, oggi, dai Carabinieri e pubblicata online sul sito istituzionale. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 13, anche mediante il canale web istituzionale Arma dei Carabinieri, area online Comunicati Stampa, sul quale ha trovato spazio la notizia. Fonte del comunicato: carabinieri.it