Si riporta di seguito il comunicato diramato dall’Ufficio Stampa dell’ASL 1 Abruzzo attraverso il portale web istituzionale:mer 11 dic, 2024L’Aquila – Impiantata una protesi su misura, realizzata con tecnologia 3D, al posto delle ossa del bacino distrutte dalla ‘polverizzazione’ di una precedente protesi d’anca applicata molti anni prima – viene evidenziato sul sito web. ? questo, in sintesi, l’intervento, effettuato alcune settimane fa, su una donna di 78 anni della provincia dell’Aquila che, a pochi giorni dall’operazione, aveva gi? ripreso a deambulare, sia pure con gradualit?, seguendo un programma di riabilitazione – L’intervento ? stato eseguito dal prof. Giandomenico Logroscino, direttore del reparto di Chirurgia ortopedica Mininvasiva e Computer assistita – a direzione universitaria – dell’ospedale aquilano – recita il testo pubblicato online. Si tratta di un’operazione complessa che pu? essere compiuta solo da strutture altamente specializzate e con professionalit? elevate – recita la nota online sul portale web ufficiale. La paziente aveva subito la progressiva erosione del bacino in seguito a una protesi d’anca che le era stata impiantata nel 2000 in un ospedale del Lazio e che nel tempo si era usurata – si legge sul sito web ufficiale. Le comuni protesi disponibili sul mercato non erano adatte al caso e per questo ? stato necessario procedere, tramite il ricorso alla tecnologia, alla ricostruzione di un impianto su misura – si legge sul sito web ufficiale. Un pool di ingegneri biomedici, mediante un software, ha elaborato un progetto che ? stato discusso con i chirurghi i quali hanno simulato l’intervento al computer, lavorando su forma e dimensione di ogni componente protesica, alla luce delle caratteristiche anatomo-patologiche della paziente – recita la nota online sul portale web ufficiale. Si ? cos? passati alla realizzazione della protesi tramite la moderna tecnologia a stampa 3D in titanio trabecolato e, infine, all’intervento chirurgico per impiantarla – si legge sul sito web ufficiale. In sala operatoria sono state realizzate delle riproduzioni tridimensionali in plastica del bacino e dell’impianto per le valutazioni di prova delle componenti – Per la ricostruzione ? stato necessario anche l’utilizzo di innesti ossei da banca dell’osso – L’intervento ? durato circa 3 ore e si ? svolto senza complicanze – Pochi giorni dopo l’operazione, la paziente ha ripreso a deambulare grazie a un percorso di riabilitazione intensiva ed entro 2-3 mesi potr? tornare a svolgere una vita normale – recita la nota online sul portale web ufficiale. “La possibilit? di compiere questo tipo di intervento, appannaggio di pochi ospedali”, dichiara Logroscino, “si deve alla lungimiranza del Manager della Asl, prof. Ferdinando Romano, sempre attento alle nuove tecnologie e innovazioni, e alla sinergia tra il servizio Farmaceutico e quello di Beni e servizi – precisa la nota online. Con operazioni di questo spessore il San Salvatore, in cui peraltro negli anni scorsi era gi? stato eseguito un impianto analogo, conquista spazi importanti nel panorama della sanit? della chirurgia ortopedica protesica ricostruttiva, esercitando un crescente richiamo anche al di fuori dei confini abruzzesi e limitando cos? il flusso di pazienti verso strutture di altre Regioni con conseguente aggravio di costi sanitari.”
E’ quanto si legge in una nota ufficiale diffusa, oggi, dall’ASL 1 Abruzzo e online sul portale istituzionale dell’Ente. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 15, anche mediante il sito internet dell’ASL 1 Abruzzo, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: asl1abruzzo.it