L’emergenza abitativa in Abruzzo ha raggiunto livelli critici, con un aumento degli sfratti che preoccupa Sunia e CGIL Abruzzo Molise. “La situazione è ormai fuori controllo,” dichiarano Alessandra Tersigni, Segretaria Regionale CGIL, e Giuseppe Oleandro, Presidente Sunia. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, dal 2021, anno in cui è cessato il blocco degli sfratti, al 2023, sono stati emessi 3.434 provvedimenti e eseguiti 1.672 sfratti, il 90% dei quali per morosità incolpevole. “Quasi la metà delle famiglie in affitto è a rischio di povertà assoluta,” evidenziano, sottolineando che il 40% del reddito familiare è assorbito da canoni di affitto e mutui.
Sunia e CGIL pongono l’accento su Pescara, la provincia più colpita con oltre il 70% delle procedure regionali. “Soprattutto nel capoluogo, la situazione è preoccupante,” aggiungono i sindacalisti, “e le istituzioni appaiono impreparate a rispondere alle esigenze.” I rincari energetici e condominiali (+35% e +40%) aggravano il quadro, rendendo difficile per molte famiglie sostenere le spese quotidiane. “Riscaldare adeguatamente la casa è diventato un lusso per l’8% delle famiglie,” segnalano, con un impatto maggiore su anziani e famiglie con bambini.
I sindacati criticano il governo nazionale: “Né il Fondo per l’affitto né quello per la morosità incolpevole sono stati rifinanziati nelle ultime leggi di bilancio,” denunciano Tersigni e Oleandro. “Serve un tavolo permanente con Regione, Prefetture, ANCI e ATER per definire misure urgenti,” propongono. Tra le richieste figurano finanziamenti stabili per sostenere gli inquilini in difficoltà, un piano organico per l’edilizia residenziale pubblica, e incentivi fiscali per i contratti di locazione a canone concordato. “Il rischio è che l’emergenza abitativa si trasformi in una crisi sociale più ampia,” avvertono.