Consiglio Regionale d’Abruzzo, nuova nota diramata in giornata dall’Ufficio Stampa dell’Emiciclo:– “La realizzazione di una galleria di circa 10 chilometri sotto il monte Morrone ci ha sempre visti fermamente contrari, sin dall’incontro avuto il 30 marzo 2022 con i vertici di Rfi, svolto insieme al Partito Democratico di Popoli che se ne era fatto promotore – recita la nota online sul portale web ufficiale. Si tratta – speriamo di poter dire “si trattava” – infatti di un progetto fortemente impattante, dal punto di vista ambientale e idrogeologico, non solo per i Comuni interessati (ovvero Popoli, Bussi e Tocco da Casauria), ma per l’intera Regione” Lo scrive il vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere del PD, Antonio Blasioli, che continua: “La necessità di drenare acqua per i tunnel avrebbe messo a rischio di scomparsa, completa o parziale, gran parte delle 37 sorgenti censite e alimentate dalla falda idrica del Morrone, come la falda sulfurea di Popoli e le sorgenti del Giardino, che garantiscono l’approvvigionamento idrico di Chieti, Pescara e dell’intera Val Pescara – viene evidenziato sul sito web. Insomma, in un’epoca di enorme carenza idrica, ci sembrava a dir poco inopportuno avallare un’opera di questo tipo – Considerato il prolungato silenzio seguito a quell’incontro avuto nel 2022, lo avevamo ribadito anche in una lettera inviata lo scorso luglio sempre ai vertici di Rfi, facendo riferimento ad un caso analogo, cioè la costruzione della galleria autostradale sotto il Gran Sasso, che ha determinato l’impoverimento della portata di quelle sorgenti esponendole altresì al rischio inquinamento – recita il testo pubblicato online. Senza contare le ulteriori criticità connesse: la sismicità della zona, la necessità di tutelare le biodiversità presenti nel Parco Nazionale della Maiella, e i riflessi sul piano sociale ed economico”.” Il secco dietrofront del Commissario Macello, il quale – sottolineo – ha sempre prestato ascolto alle nostre perplessità, non può che rallegrarci”, sottolinea Blasioli – “Per il lotto Scafa-Pratola Peligna, Rfi sarà chiamata ad individuare soluzioni alternative – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Il progetto inserito nel luglio 2020 nello studio di prefattibilità non vedrà la luce, per il bene degli abruzzesi il monte Morrone non sarà perforato, resta da capire la soluzione che verrà adottata – si legge sul sito web ufficiale. Da parte nostra, come fatto fino a oggi, continueremo a tenere d’occhio e monitorare la situazione per evitare che si possa tornare indietro su questa scelta infausta per l’intero Abruzzo e che le nuove decisioni sul tracciato riescano a contemperare l’esigenza di velocizzare il collegamento ferroviario e allo stesso tempo salvaguardare il nostro paesaggio e le sue ricchezze naturali”, conclude il Vicepresidente – si apprende dalla nota stampa. (com/red)
E’ quanto si legge in una nota ufficiale diffusa, nelle ultime ore, dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale dell’Abruzzo e pubblicata online sul sito EmicicloNews. Il contenuto della nota, della quale si riporta testualmente nel presente articolo il contenuto completo, e’ stato divulgato, alle ore 13, anche mediante il canale web istituzionale del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sul quale ha trovato spazio la notizia. Fonte del comunicato: emiciclonews.it