Consiglio Regionale d’Abruzzo, ultime dal sito dell’Ufficio Stampa dell’Emiciclo:– “Bisogna fermare gli espropri prima che diventino inutili, oltre che dannosi: dall’iniziativa organizzata a Manoppello dal Comitato cittadino COMFERR sono emerse chiaramente tutte le incongruenze che accompagnano l’opera di raddoppio della linea Roma Pescara sin dall’inizio – Mancanze che sicuramente incideranno anche sul parere del Comitato della Valutazione di Impatto Ambientale tenutosi tre giorni fa: ad esempio quella del progetto esecutivo del lotto 2; ma anche la mancanza di un confronto con RFI, che da maggio rifiuta di venire a parlare con i consiglieri regionali nonostante i nostri tanti inviti, l’ultimo è per giovedì, alla commissione Vigilanza, chiesta proprio per fare il punto sulla situazione; la mancanza di una spiegazione seria sui danni ambientali che la versione attuale del progetto provocherà; nonché quella di un ruolo da garante delle comunità della Regione che ha detto chiaramente che l’opera si farà anche se consterà di più e massacrerà il territorio – recita il testo pubblicato online. Per tutte queste ragioni non possono essere lasciati soli i cittadini”. Lo affermano il consigliere Antonio Di Marco e il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, dopo l’iniziativa Cambia-Menti, tenutasi a Manoppello a cura del Comferr e che, oltre ai cittadini, ha radunato parlamentari, consiglieri regionali, alcuni dei Comuni interessati e associazioni – “La mancanza più grande è e resta quella del regista di tutta questa confusione e che abbiamo cercato in ogni modo di coinvolgere, perché i rilievi fatti dai Comitati e dai Comuni sono legittimi e interessanti – sottolineano i due esponenti del Pd – . Non è pensabile calare dall’alto un’opera che avrà un impatto enorme sulla vita delle persone e delle attività economiche di un’intera vallata e su cui ci sono tante incognite: a parte il progetto esecutivo, si supererà il problema del Morrone? Come? Basteranno i fondi? Come si bypasseranno i problemi che genererà il pilone che si vuole fare su una zona delicatissima a livello ambientale prevista dal lotto 2? Ma soprattutto, perché non dare ascolto a una variante che consentirebbe anche risparmi economici considerevoli – E, infine, perché espropriare zone non più interessate dal progetto a causa degli stralci concordati da RFI con i Comuni? Alla Commissione di giovedì, se RFI non la diserterà, l’ardua sentenza”. (com/red)
Lo riporta una nota diffusa, in giornata, dal servizio stampa dell’Emiciclo. Il contenuto della nota, della quale si riporta testualmente nel presente articolo il contenuto completo, e’ stato divulgato, alle ore 08, anche sulle pagine del portale web del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sul quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte: emiciclonews.it