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Emiciclo. Blasioli e Paolucci su situazione Terme Caramanico

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Si riporta di seguito il comunicato pubblicato diramato dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale d’Abruzzo attraverso il portale dedicato EmiciloNews:

– “Questa mattina, assieme al Gruppo Uniti per Caramanico, vogliamo portarvi a conoscenza della risposta fornita dalla Giunta Marsilio all’interpellanza a firma Blasioli-Paolucci discussa nell’ultimo Consiglio regionale del 28 febbraio 2023, che testimonia come Comune e Regione siano corresponsabili della situazione disastrosa in cui versano le Terme di Caramanico”. Lo scrivono i consiglieri regionali PD, Antonio Blasioli e Silvio Paolucci. “All’immobilismo sull’affidamento del complesso occorre infatti aggiungere il pasticcio che si sta verificando da oltre tre anni sulle piscine pubbliche termali – precisa la nota online. Ricostruiamo la vicenda con un breve excursus. Nel 2017 il Sindaco di Caramanico Simone Angelucci e il sottosegretario regionale Mario Mazzocca maturano l’idea innovativa di realizzare una piscina pubblica termale allo scopo di implementare l’offerta del benessere di Caramanico e dell’intero comprensorio della Maiella – si legge sul sito web ufficiale. La Giunta regionale stanzia per il primo lotto € 600.000,00 con fondi della programmazione (PAR-FSC 2007/2013), che si sommano agli € 91.000,00 frutto della compartecipazione del Comune di Caramanico – riporta testualmente l’articolo online. Importi a cui avrebbe dovuto seguire un ulteriore finanziamento di 1 milione di euro per l’indipendenza tra piscina e terme – recita la nota online sul portale web ufficiale. Nel 2018 viene approvato il progetto esecutivo che prevede la realizzazione della piscina termale pubblica all’interno della proprietà dell’allora gestione delle Terme – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Il Comune appone il vincolo preordinato all’esproprio, valido per 5 anni – precisa il comunicato. La società proprietaria non presenta alcuna osservazione e non si oppone neanche alla determinazione dell’indennità di esproprio – aggiunge testualmente l’articolo online. Nel 2019 i lavori vengono aggiudicati da un’impresa di Roma, la CO.FA.M srl, ma nel 2020 la nuova Giunta del Comune di Caramanico, a guida centrodestra, avanza richiesta di delocalizzare la piscina termale in località Piana Santa Croce, vanificando così tutta una serie di autorizzazioni già ricevute dal Comune: nulla osta del Parco, parere favorevole della Soprintendenza, etc. Una volta appurata l’interruzione dei lavori per la realizzazione della piscina termale, abbiamo presentato la suddetta risoluzione, grazie alla quale siamo venuti a conoscenza di come il nuovo progetto di realizzazione in Piana Santa Croce non sia mai stato autorizzato dalla Regione Abruzzo, sia perché costituisce una variante sostanziale vietata dall’art. 9 della convenzione sottoscritta a marzo 2018 tra Regione e Comune, e sia perché siamo ormai ben oltre i termini per l’attuazione dell’intervento che, in base al cronoprogramma allegato alla stessa convenzione, avrebbe dovuto terminare con il collaudo nel maggio 2020. Una vicenda paradossale che prende le mosse da problematiche di cui la Regione non è ancora stata portata formalmente a conoscenza, come quella di un contenzioso apertosi avverso la ditta CO.FA.M srl, di cui gli uffici sono venuti a conoscenza solo in via indiretta senza averne potuto accertare la sostanza – si apprende dal portale web ufficiale. La Giunta Marsilio fa sapere inoltre che il successivo finanziamento di 1 milione di euro non è stato mai erogato a causa della sospensione del primo lotto di lavori – precisa la nota online. L’incapacità amministrativa del Comune di Caramanico Terme è sotto gli occhi di tutti – precisa la nota online. L’ente ha chiesto la delocalizzazione della piscina termale senza tuttavia poi riuscire a farsi approvare l’opera nei tempi – Parliamo tra l’altro di fondi per le annualità 2007/2013, non 2014/2021. Se quelle somme, come ci è stato riferito in aula, sono ancora disponibili, si individuino le modalità per portare a compimento un progetto che valorizzerebbe l’intera struttura, e potrebbe sopperire, seppur parzialmente, alla situazione di perdurante stallo e di grave crisi che il territorio sta vivendo e continuerà a vivere, dato che le terme non riapriranno nemmeno nel 2023″. “Nemmeno la Regione Abruzzo però è esente da colpe – si apprende dalla nota stampa. Gli annunci lanciati a Caramanico non si sono mai concretizzati – precisa la nota online. A incominciare dall’ultimo in ordine di tempo, quello relativo all’avviso pubblico per la concessione delle acque termali, che non è stato ancora emesso quando siamo ormai al mese di marzo e non è stato registrato alcun passo in avanti in vista della seconda asta dei due lotti della curatela fallimentare, prevista per fine aprile – si apprende dalla nota stampa. Noi ribadiamo a gran voce la nostra proposta, ovvero riunire acqua e beni immobili in un unico soggetto acquistando entrambi i lotti – precisa il comunicato. Una soluzione applicabile dal punto di vista economico – in quanto la Regione Abruzzo si ritroverà a gestire un’ingente quantità di fondi nella programmazione comunitaria 2021-2027, impiegabili a questo scopo -, che agevolerebbe senza dubbio il percorso di riapertura, evitando lungaggini e contenziosi e consentendo al complesso di tornare operativo almeno nel 2024. E garantirebbe altresì maggiori certezze per il futuro, scongiurando che un nuovo eventuale fallimento possa impattare così enormemente sui comuni di quel versante della Maiella – si apprende dal portale web ufficiale. Peccato che nel Consiglio comunale straordinario svolto giovedì 2 marzo sia stata bocciata, senza fornire alcuna motivazione, una mozione del gruppo Uniti per Caramanico che andava proprio in questa direzione”, concludono Blasioli e Paolucci – (com/red)

Lo riporta una nota diffusa, poco fa, dal servizio stampa del Consiglio Regionale dell’Abruzzo. Il contenuto della nota, della quale si riporta testualmente nel presente articolo il contenuto completo, e’ stato divulgato, alle ore 16, anche sulle pagine del portale web del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sul quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte: emiciclonews.it

 

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